-È la tua ultima notte questa

-Ma come l'ultima?

-Lo è

-Ma... Ma io ho ancora tante cose da fare, sono giovane, ho...

-È così. Mi dispiace Provai a protestare un'altra volta, ma lui se n'era già andato. Il Signore mi aveva parlato chiaro. Ero nel bagno ed erano le nove di sera. Che fare? La mia ultima notte... La mia ultima notte! Gridai disperato. Mi misi a pensare. Non mi veniva in mente nulla. Ero troppo stanco. Non riuscivo neanche a iniziare a pensare. Ma poi, perché pensare a cosa devo fare? Per aver fatto... di più? Ho le ore contante, cambia qualcosa se mi faccio una serata in discoteca o vado a letto presto? Già ho poco tempo, se lo faccio andare ancora più veloce... Mi venne in mente una metafora: un uomo che sta camminando verso un burrone, gli mancano dieci metri. Potrebbe o mettersi a correre avanti e indietro per 100 volte e poi buttarsi, perché deve, oppure prendersela con calma, guardarsi intorno, compiacersi di quanto sia un bel posto, e poi lasciarsi cadere. Avrei deciso così: avrei passeggiato verso il mio burrone e mi sarei vissuto quegli ultimi 10 metri. Non avrei lasciato che essi mi avessero vissuto per me. Invece che affrettarmi a finire la doccia, me la presi alla lunga: misi una musica rilassante, chiusi gli occhi, ascoltai ogni goccia che accarezzava la mia pelle, e mi sdraiai. Fu la più bella doccia di sempre. Mi resi conto, in quello stato di estasi, di quanto avessi vissuto intensamente. Me ne resi conto quando guardai alle amicizie profonde di cui mi ero preso cura, dei momenti di armonia con il mondo che avevo vissuto, delle pazzie che avevo fatto per buttarmi a fondo in un realtà. Sì, avevo vissuto. Intensamente. Grazie Grazie per questa vita che mi è stata donata, per tutto l'amore che ho ricevuto. Chiedo perdono per le tantissime opportunità di amare che ho avuto e a cui ho girato le spalle. Diedi un bacio verso l'alto, nell'aria. Lo diedi a tutto il mondo per essersi preso cura di me. Feci la mia scelta: andai a letto presto senza dire nulla a nessuno, con il sorriso e le braccia aperte


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