-Tutto e subito. Che robe.
-Uh, che ?
-Massì, i giovani. Neanche capaci di aspettare un po’
-È il mondo odierno. Chiedi e ti sarà dato.
-Il problema è che non chiedono e gli è dato.
-Un branco di viziati, stai dicendo?
-Sì, salvo poche eccezioni. L’attesa non fa più parte dell’educazione di un ragazzo. Non sanno più aspettare… no, non va bene.
-Ma sì, saranno un po’ impazienti.
-Il problema non è quello. Anche mia nonna era impaziente. Ma desiderava, bramava, agognava.
-Anche troppo desiderano questi giovani. Sempre in giro di qua e di là, lavoro, amici, sport…
-Tutto vero. Ma sai cosa gli manca? Il desiderio vero, puro, profondo. L’agognare una cosa, il cercare di raggiungerla in tutti i modi. E questa voglia deve essere coltivata. Dal momento che gli vien dato subito o perché non appena vedono che è più dura del previsto si gettano verso l’alternativa i nostri ragazzi non sanno più desiderare. In poche parole, hanno perso la vera gioia e profondità del vivere.
-Spiegati meglio.
-Non lottando più per gli obiettivi che vogliono raggiungere s’accontentano, e di conseguenza una volta raggiunto questo obiettivo gli dà molta meno soddisfazione essendosi non impegnati a fondo per ottenerlo. Quanto ci mettevi per andare a trovare la tua bella nella città a fianco?
-Un paio d’ore.
-E magari per un bacino e bon.
-Già.
-Ma quanto cavolo valeva quel bacio.
-Dava un senso all’intera settimana.
-Ecco, immagina ora che la tua lei abiti al piano di sotto.
-Eh in quel caso sarei lì sempre.