Ero quasi arrivato a destinazione. Scendo dal piano superiore del treno per avvicinarmi alla porta. In quel momento un ragazzo che mi aveva notato dice ad alta voce:
-ma questo da dove cazzo viene
Portavo un completo color bordeaux. Lui era tutto bianco, il viso tatuato, lo sguardo inviperito.
Inizio a guardarlo accennando un sorriso. Nota il mio sguardo su di lui. Mi squadra.
-sono bello? Mi chiede con fare provocatorio.
-molto - gli rispondo, sorridendo.
Rimane un attimo a guardarmi.
-non guardarmi, guarda altrove. Lo guardo ancora qualche istante, con il sorriso, poi distolgo lo sguardo. Lui mi controlla, borbotta a voce alta qualcosa.
Vuole assicurarsi che rispetti la sua volontà.
Io nel frattempo guardo la ragazza che lo accompagnava, girata dall'altra parte.
Le porte del treno si aprono. Scende, io pure. Lui va a destra io a sinistra, verso le scale. Quando le imbocco e quasi non mi vede più, incalza quasi gridando.
-guarda che ride bene chi ride ultimo, non finisce qui!
Ormai non mi vede più. Sorrido.
Un uomo, al mio fianco, si avvicina a me. Anche lui saliva le scale.
-purtroppo c'è della gente così in giro...